I denti, oltre che coinvolti nell’importante compito della masticazione, svolgono un ruolo sociale oramai fondamentale. La cura del sorriso e nello specifico dei singoli denti, è il primo passo ed un sorriso bello e sano è diventato un biglietto da visita importante. Molti non sanno però che alcune abitudini comuni e banali, nate per moda o per semplice vizio, possono minare l’integrità dello smalto dei denti compromettendone non soltanto la loro funzione principale ma anche il loro aspetto estetico.
Ultimamente, ad esempio, l’alimentazione a base di limone è diventata un must da parte delle persone iper attente alle diete dimagranti. Bisogna sapere che l’azione ripetuta dell’acido citrico sullo smalto è deleteria specialmente se seguita (come spesso accade) da un vigoroso spazzolamento. L’acido erode chimicamente la superficie esterna dello smalto rendendolo, a lungo andare, opaco e ruvido; in questa condizione risulta recettivo e permeabile a tutta la serie di pigmenti contenuti in cibi e bevande come tè, tisane, frutta, vino, verdura ecc. ecc.
Spesso capita di visitare pazienti giovani e meno giovani con i più disparati e curiosi “piercing” su labbra e lingua. Se da un lato puramente estetico possono sembrare degli abbellimenti, dal punto di vista della salute dei denti, sono pericolosissimi. Provocando infatti dei traumi ripetuti su specifiche aree di tessuti duri e molli del cavo orale, generano lesioni permanenti, gravi e difficili da restaurare. Se proprio non se ne può fare a meno, sono comunque consigliati i piercing in materiale plastico che consentono di rendere mimino il trauma per i tessuti dove il piercing viene inserito.
L’onicofagia è un’abitudine prodotta da stress o da psicosi varie che porta ad un trauma continuo degli elementi dentari anteriori tra loro, sia superiori che inferiori. Questo, a lungo andare, provoca delle microfratture longitudinali lungo lo smalto dei denti all’interno delle quali permeano pigmenti di vario genere che colorano il dente in modo permanente.