Vietato sbagliare paradenti… scopriamo perché

Ottobre 11, 2020

[Intervista pubblicata su Sport Club – nr. di settembre 2020]

Oggi parliamo con il dott Vittorio Giannelli odontoiatra romano specializzato nell’implantologia e nell’estetica con studio a Milano e a Roma che tra le sue specializzazioni, si occupa anche dello studio e della realizzazione di paradenti professionali, adatti a moltissimi sport.
Buongiorno dottore, per prima cosa, come nasce questa particolare attenzione alla salvaguardia dei denti? Dalla professione e quindi a tutto ciò che tende a proteggere denti sani e denti restaurati, oppure dall’amore per lo sport?
Da entrambe; nella mia vita ho sempre praticato sports di ogni tipo, prediligendo attività dove il contatto più o meno duro era alla base dello sport stesso, dalla lotta, alle arti marziali, al rugby e più di tutti il football americano. Dall’altro canto sono oramai più di 20 anni che ho fatto di un lavoro una mia grande passione, concentrando la mia attività professionale sulla protesi e la chirurgia riabilitativa ed estetica.
Da qui la necessità di proteggere e proteggersi i denti prima di ogni altra cosa?
Si, e di sicuro proteggerli nel modo migliore.
Solo alcuni sport richiedono l’uso di dispositivi di protezione dei denti?
Proteggere i denti durante attività potenzialmente rischiose è un dovere ed in molti casi un obbligo. Infatti in sport come rugby, football americano, arti marziali ecc, nelle competizioni ufficiali e durante gli allenamenti, fa parte della dotazione obbligatoria; anche però laddove i colpi non sono diretti ma casuali, come nel basket e tanti altri sport, il paradenti è vivamente consigliato. Anni fa mi appassionai al Kayak da discesa: durante una gara un mio amico si ruppe i due incisivi con la pagaia….da quella volta indossai, oltre al casco, il paradenti.
Vanno bene tutti i dispositivi para denti? Ce ne sono di tantissime varietà:come si capisce quale è il migliore e per quale rischio?
Questo presidio è utile e indispensabile, ma per avere una funzionalità adeguata occorre seguire alcune regole nella produzione e customizzazione.
In commercio si trovano paradenti universali da adattare alla propria dentatura con l’ausilio di una fonte di calore, rendendoli così individuali mordendo e imprimendo loro la forma dei denti. Con questo sistema, spesso, si hanno degli scivolamenti delle arcate le une sulle altre che non consentono un adeguato rapporto una volta che la plastica si è indurita. Inoltre un non controllo della forza può provocare delle lacerazioni della plastica, facendo si che i denti vengano in contatto annullando parzialmente la funzione stessa del paradenti.
Quali sono i passaggi per produrre un paradenti professionale?
Si procede con la registrazione delle arcate dentarie per mezzo di impronte digitali ricavate da una scansione intra orale attraverso un’apparecchiatura di lettura della dentatura. Questi sistemi digitali, oltre che ottimizzare tempi e costi, evitano l’utilizzo delle tradizionali impronte con le fastidiose paste colorate. La scansione viene immagazzinata in una banca dati ed è riutilizzabile infinite volte. Personalmente seguo atleti anche in altre città d’Italia e, una volta presa l’impronta e registrato il primo paradenti che consegno, ne posso produrre quanti ne voglio.
Cosa hanno di particolare i suoi paradenti?
I paradenti che “fornisco” in collaborazione con le più importanti aziende italiane, vengono confezionati una volta che i files delle arcate sono inviati al laboratorio. In base alla richiesta si sceglie il presidio migliore.
Esiste la possibilità di individualizzare il paradenti a seconda dello sport praticato e dell’età del paziente, oltre a poter scegliere colore e customizzazioni varie. Esiste una versione LEGGERA adatta per chi pratica sport come arti marziali, equitazione, lotta, kayak, pallamano, pallanuoto, judo ecc. E’ composto da due strati di materiale plastico diversi,intimamente uniti e con caratteristiche specifiche per garantire la protezione del caso. Una versione STRONG per chi pratica sport dove il contatto è diretto e di forte entità come box, rugby, football americano, kick-boxing ecc. Per tutti i ragazzi in età di permuta dentaria, ovvero fino ai 16 anni, è possibile fare un paradenti JUNIOR meno rigido e più confortevole, ma mantenendo la possibilità di essere modificato a seconda della fase di cambiamento della dentatura da decidua (da latte) a definitiva.
Tutti i materiali utilizzati si distinguono per biocompatibilità e azione antibatterica comprovate. Sono inoltre testati con secondo norme ISO che conferiscono al materiale la sicurezza di atossicità.

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